Una notte a Marienbad
Capitolo 4 - L' Imperatore

“ Tanto, tanto tempo fa, il re di queste parti ebbe un figlio: un maschietto, forte come un toro e sano come un pesce. Era talmente orgoglioso di quel suo primo figlio che non gli bastava che il ragazzo fosse già principe e, a Dio piacendo, sarebbe succeduto a lui, diventando a sua volta re e cercando di essere un buon padre per la popolazione del suo piccolo, pacifico regno. Oh, no!
Quel signore voleva di più per il suo figliolo, già se lo immaginava: imperatore di un intero paese, trionfatore su eserciti e genti ... finché smanioso decise di recarsi da suo fratello più giovane che da anni si era ritirato tra maghi ed eremiti sulle montagne più impervie, per studiare le antiche alchimie e i rimedi portentosi dei grandi saggi.
Qui giunto si presentò al fratello e gli intimo di aiutarlo a realizzare il suo progetto. Il mago cercò con tutti i mezzi di persuaderlo, di convincerlo a lasciare in pace il ragazzo affinché vivesse la vita che il destino gli aveva riservato ma non ci fu verso. Allora, dopo un’estenuante prova di forza pervennero a un accordo: il ragazzo sarebbe stato libero di vivere la sua giovinezza, spensierata e felice, fino a quando il tempo del padre non si fosse compiuto ... e solo allora, il mago gli avrebbe consegnato un elisir, dotato di uno speciale potere, tale da dare fascino e potenza infinita al giovane, futuro re.
L’accordo fu sancito e dopo essersi abbracciati affettuosamente per un ultima volta, i due fratelli si lasciarono e ognuno fece ritorno alle sue incombenze.
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