Sogno

Chicca Costanzo
2 months ago

Sono tra i flutti, e il moto ondoso aumenta

poi si riassesta e mi dà tregua, il mare.

Cerco un appiglio, sia scoglio, sia pontile

per trovar freno, infine, al mio nuotare

ma non ho pace e resto a naufragare...

Quante tempeste dopo una quiete,

quanti perigli e che stanchezza a volte;

a quanti ho dato appiglio in mezzo ai flutti,

quanti ne ho spinti sulla plaga, in salvo,

e quanti ne ho tenuti stretti, al seno.

Per non farli lambire dal terrore

ho nuotato e battuto sulle onde;

per non lasciarli vincere dal freddo,

battevo i piedi e mi spezzavo il cuore:

eppure, non li mollo e non mi fermo.

Infine adesso che sono stanco e solo

e guardo intorno il grigio dei marosi,

il fiato mi si spezza e bevo il sale.

Affanno senza tregua e sento male,

una stanchezza ormai senza speranza,

senza un futuro, un punto di ancoraggio:

vorrei fermarmi un attimo e restare

con le braccia conserte a contemplare

tutta questa terribile bellezza...

vorrei fare il mio punto e misurare

dove, attraverso gli anni sono stato,

quali terre, che premi, ho conquistato!

Ma niente...

resto nei flutti e incalza il mare

senza mostrarmi più nessuno scoglio,

né isola né spiaggia a darmi asilo.

Devo nuotare per tenermi a galla

senza più forza e spesso m'avvilisco...

no, non mi arrendo,pur se ben capisco:

non c'è speranza al mio lungo vagare

e mai ti rivedrò, terra promessa.