Brif, bruf, braf

Gianni Rodari
a month ago

 Due bambini, nella pace del cortile, giocavano a inventare una lingua speciale per poter parlare tra loro senza far capire nulla agli altri. - Brif, braf, - disse il primo. - Braf, brof, - rispose il secondo. E scoppiarono a ridere. Su un balcone del primo piano c'era un vecchio buon signore a leggere il giornale, e affacciata alla finestra dirimpetto c'era una vecchia signora né buona né cattiva. - Come sono sciocchi quei bambini, - disse la signora. Ma il buon signore non era d'accordo: - Io non trovo. - Non mi dirà che ha capito quello che hanno detto. - E invece ho capito tutto. Il primo ha detto: che bella giornata. Il secondo ha risposto: domani sarà ancora più bello. La signora arricciò il naso ma stette zitta, perché i bambini avevano ricominciato a parlare nella loro lingua. - Maraschi, barabaschi, pippirimoschi, - disse il primo. - Bruf, - rispose il secondo. E giù di nuovo a ridere tutti e due. - Non mi dirà che ha capito anche adesso, - esclamò indignata la vecchia signora. - E invece ho capito tutto, - rispose sorridendo il vecchio signore. - Il primo ha detto: come siamo contenti  di essere al mondo. E il secondo ha risposto: il mondo è bellissimo. - Ma è poi bello davvero? - insisté la vecchia signora. - Brif, bruf, braf, - rispose il vecchio signore.